La vera storia dell’olio siciliano

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L’olio extravergine di oliva è un prodotto apprezzato in tutto il mondo e la Sicilia ne è tra i maggiori produttori italiani.

Grazie alle estese coltivazioni e alla grande varietà di olive, la Sicilia riesce a produrre numerosi oli EVO di elevata qualità.

Ma la fama di questo prodotto è tutt’altro che recente, infatti la storia dell’olio siciliano racconta di un alimento pregiato conosciuto già nei tempi antichi. Custode dei sapori e degli aromi tipici dell’isola, infatti, l’olio siciliano è protagonista di leggende e vicende storiche che si mescolano e si intrecciano, avvolgendo di mistero questo prezioso alimento.

Già oltre 8.000 anni fa l’uomo apprezzava il sapore dolce-amaro del frutto degli ulivi e ne traeva importanti benefici per la salute, seppur ignorandone il profilo nutrizionale. Oggi, invece, conosciamo bene tutti i benefici che il consumo di olio di oliva ha sul nostro organismo e sappiamo come fondere tradizione e innovazione per creare dei pregiati oli extra vergine di oliva.

Ma qual è la vera storia dell’olio siciliano e quali leggende esistono attorno all’antico albero dell’olivo? Scopriamolo insieme.

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Storia dell’olio siciliano, dai Fenici ai giorni nostri

Secondo quanto ci insegna la storia, l’olio siciliano deve la sua esistenza al popolo greco e ai Fenici. Sembra, infatti, che questi ultimi introdussero in Grecia la coltivazione degli ulivi già tra il IX e il VIII secolo a.C.. Inoltre, le testimonianze storiche evidenziano la presenza dell’olivo già nell’età minoica (3000 – 1500 a.C.) sull’isola di Creta, ma anche in Egitto (attorno al 2000 a.C.) e in Palestina (nel 1000 a.C.).

Olivo a Creta | Cutrera

Mentre, dalle analisi condotte su dei reperti di un antico sito paleolitico di Castelluccio di Noto in Sicilia, è stato scoperto che già 4000 anni fa le popolazioni siciliane utilizzavano l’olio di oliva. Si tratta della scoperta più antica di cui abbiamo conoscenza fino ad ora

Infatti, la coltivazione degli olivi iniziò dapprima nella zona orientale della Sicilia dove, la presenza del terreno vulcanico contribuì alla crescita rigogliosa di queste coltivazioni.

Ma le sostanze nutritive contenute nella terra dell’isola non sono state le sole responsabili del sano e vigoroso sviluppo degli ulivi, perché anche il clima è da sempre protagonista della storia dell’olio siciliano.

Infatti, le temperature prevalentemente miti, con il caldo sole diurno intervallato dal giusto rinfrescamento della sera, permettono sin dall’antichità alle olive di maturare e diventare gustose e succose, consentendo un florido sviluppo di queste piantagioni.

Sebbene la storia dell’olio siciliano trovi le sue origini nei rapporti con la vicina Grecia, le testimonianze ad oggi presenti ci dicono che sono stati gli Arabi a sviluppare oltremodo la coltivazione degli ulivi. Sembra, infatti, che nel periodo in cui l’isola ha subìto la dominazione araba, i siciliani abbiano potuto introdurre nuove tecniche di produzione dell’olio.

Infatti, a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, si trovano alcuni ulivi di età compresa tra 800-1200 anni e risalenti quindi al periodo della dominazione araba in Sicilia. Questi ulivi sono stati innestati, quindi si pensa che gli arabi introdussero questa tecnica, allora non conosciuta sull’isola. Inoltre, nel territorio siciliano sono presenti antichi frantoi risalenti a quell’epoca.

Anche alcuni termini testimoniano l’influenza degli arabi sulla coltivazione degli olivi in Sicilia. Come la parola giara che è il contenitore di terracotta dove si conservava l’olio di oliva.

Infine, nel periodo dei monaci Benedettini e Cistercensi si assistette a una diffusione orale delle migliori tecniche impiegate per produrre l’olio, permettendo la nascita di numerosi frantoi in tutta l’isola.

Nel corso degli anni, poi, i siciliani si sono rivelati abili coltivatori e hanno saputo sviluppare tecniche sempre migliori per produrre l’olio rispettando tutte le proprietà organolettiche del frutto. Per questo motivo, oggi la Sicilia è una regione capace di produrre alcuni tra i migliori oli di oliva esistenti e di esportarli in tutto il mondo.

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L’olio siciliano tra mitologia e leggende

Non solo storia però, perché l’olio siciliano e l’albero di olivo sono da sempre al centro di numerose leggende e racconti mitologici.

Anche secondo queste narrazioni tradizionali l’albero di olivo è giunto in Sicilia provenendo dalla Grecia. Si racconta, infatti, che i greci avessero desiderio di donare questo albero all’isola.

Considerato un albero sacro, l’olivo era già conosciuto dagli dei greci che lo utilizzavano per gustarne i dolci frutti e per realizzare l’olio di oliva. Così, fu proprio il figlio di Apollo, Aristeo, che donò un olivo ai siciliani.

Si racconta che Aristeo avesse un forte legame con la natura e che le ninfe lo avevano reso edotto su numerose tecniche utili a godere dei frutti della terra. Già durante gli anni della sua giovinezza, Aristeo sapeva come coltivare la terra, come allevare le api per produrre il miele e come ottenere l’olio di oliva spremendo il frutto del sacro albero di olivo.

Così, donò tutto il suo sapere ai siciliani con il desiderio che l’isola potesse beneficiare della coltivazione degli ulivi.


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